Come partecipare e regolamento

Come partecipare
Le politiche calabresi (o attive nella regione Calabria) invitate a partecipare riceveranno l'invito tramite la propria mail: da quel momento potranno accedere al blog come autrici e, come tali, collaborare (come avviene in ogni blog collettivo). Le candidate che non avessero ricevuto l'invito e volessero essere aggiunte, ci scrivano a questa mail:  info@portaledelledonne.org

Come accedere e come postare
E' molto semplice: riceverete una mail che vi avviserà di essere state inviate al blog "Politica femminile". Dovrete solo seguire le istruzioni per fare l'accesso. Una volta nel blog, troverete la voce "nuovo post": cliccate, scrivete, salvate e pubblicate il vostro intervento. Se avete difficoltà a inserire il link al vostro sito, o delle immagini, la redazione provvederà volentieri completando il post.

Come presentarsi nel primo post 
Suggeriamo di intitolare il post di presentazione con il proprio nome e cognome: questo faciliterà di rintracciarlo sia nell'archivio del blog, sia con i motori di ricerca; per la stessa ragione suggeriamo di ripetere il proprio nome anche all'inizio del titolo di ogni nuovo post. Ognuna è libera di contribuire come preferisce, ma sarà gradito se il primo post (quello di presentazione) risponderà brevemente (anche) a queste domande:
• Chi sei e quali sono le tue competenze principali?
• E' la prima volta che ti candidi? e con chi ti candidi, e perché?
• Quali sono i temi principali su cui intendi batterti?

Regolamento
Premesso che riteniamo che delle candidate accettabili debbano riconoscersi in alcuni prerequisiti (quali i principi della Costituzione, la necessità di preservare i diritti delle donne, dell'ambiente e delle generazioni future); le regole che ci diamo sono semplici:

Come fare il profilo
Vi preghiamo, al momento di entrare, di verificare il nome che presenta il vostro profilo: nel caso (come spesso accade) figuri uno pseudonimo, per favore correggete inserendo il vostro nome completo. 

Responsabilità
Ogni autrice sarà personalmente e direttamente responsabile delle proprie dichiarazioni.

Educazione e linguaggio appropriato 
E' benvenuto ogni esercizio di critica, anche molto dura; si chiede di astenersi tuttavia da formule insultanti. Questo si riferisce ovviamente anche ai commenti: i comportamenti contrari alla netiquette non saranno ammessi. 

Frequenza dei post
Con l'obiettivo di mantenere un certo equilibrio fra le partecipanti, si chiede a ciascuna di non superare la frequenza di 3 post settimanali.

Un paio di suggerimenti per tutte
Perché i vostri post siano più seguiti, suggeriamo non solo un linguaggio chiaro, ma anche conciso: cercate di non fare post troppo lunghi. Inoltre, se fate riferimento ad avvenimenti o dati, ricordate che è sempre gradito che siano inseriti i link alle fonti.

Infine... (questo è un update), vi informiamo che sarebbe gradito se voleste commentare il post che troverete qui, o entrare nel merito dei suoi argomenti.

1 commento:

  1. Silvana Salvaggio
    La sfida "di genere" imbarazzante per la Prima Commissione del Consiglio Regionale della Calabria

    Sapevamo già di non essere una componente “ gradita” al Consiglio Regionale, visti i risultati delle ultime consultazioni elettorali!!
    Ma ciò che era stato possibile a causa di una legge inadeguata che aveva facilitato le candidature maschili, sembrava ormai superato, visto che oggi lo prevede la legge 215/2012, approvata in modo bipartisan dallo scorso Parlamento e tesa a riequilibrare la rappresentanza di genere nei consigli comunali e regionali.
    Purtroppo, ancora una volta, l'assenza del numero legale ha determinato l'impossibilità di insediare la seduta e di dare corso ai lavori della prima Commissione "Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento" del Consiglio Regionale, presieduta dall’On. Giuseppe Caputo, boicottando la discussione sul progetto di legge di modifica della legge elettorale regionale che introduce la doppia preferenza di genere. Questo comportamento da parte di rappresentanti istituzionali di “tutto l’elettorato”, anche quello femminile, è assolutamente vergognoso ed offensivo nei confronti di tutte le donne calabresi che durante gli ultimi anni in maniera bipartisan hanno lavorato per appoggiare l’iniziativa legislativa fortemente voluta dalla Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, Giovanna Cusumano. E’ l’ennesimo schiaffo dato alle donne calabresi da parte di un governo regionale insensibile alla democrazia paritaria, che tra l’altro pochi mesi fa ha preso l’aberrante decisione di non finanziare la legge regionale n. 22 / 95 istitutiva del Progetto Donna, strumento legislativo indispensabile per attivare progetti a sostegno della lotta al femminicidio, alla violenza fisica e psicologica contro le donne ed anche supporto per le proposte di attività da parte dell’associazionismo femminile regionale.
    La volontà di annoverare questa Legge tra le normative “inutili” è sintomo di cecità politica ed è l’ennesima riprova che al di là dei proclami pubblici da parte dei gruppi politici che compongono la maggioranza di governo, in realtà in Calabria non si intende cogliere l’opportunità di affermare una visione differente del potere e non vi è volontà di cambiare un sistema immobile che necessita di un reale rinnovamento.
    Nonostante le presenze “onorevoli” registrate durante gli innumerevoli studi, convegni e dibattiti sul tema della parità di genere e della violenza contro le donne, con amarezza constatiamo quanto lavoro sia ancora necessario per promuovere una vera parità di genere in tutti gli ambiti, dalla formazione alla salute, dalla politica al lavoro. Insomma, la parità concreta è ancora molto lontana in una terra arretrata come la nostra.

    Il “cambiamento” implicherebbe una capacità di visione, generosità e investimento sul futuro da parte dei politici calabresi di cui purtroppo non abbiamo avuto finora riscontro.
    E’ il momento di dire basta, abbiamo l’obbligo di dare alle giovani generazioni la certezza di poter vivere in un contesto socio politico in cui la democrazia paritaria e gli strumenti legislativi, negli anni conquistati con impegno dalle donne, siano realmente applicati e valorizzati.

    Silvana Salvaggio

    RispondiElimina