sabato 1 febbraio 2014

1 febbraio #YoDecido: Calabria al fianco delle donne spagnole e di tutta Europa

Le donne reggine e di tutta la Calabria si uniscono oggi alle donne europee e alla rete spontanea #Womenareurope. Oggi, 1 febbraio, anche a Reggio ci troveremo: davanti al teatro “Cilea”, in Corso Garibaldi, alle ore 16.30. Inoltre segnaliamo l'incontro a Cosenza, h. 16 presso l'associazione We Work a Castrolibero. Ci uniamo a tutte le altre donne che in questa giornata protestano (nel silenzio totale dei media, che di questa grande mobilitazione non parlano!), perché sappiamo che la battaglia delle donne spagnole è anche la nostra
Dopo decenni di ininterrotti attacchi alla nostra Legge 194, e ora dopo la bocciatura della risoluzione Estrela da parte del Parlamento Europeo, e le notizie che giungono dalla Spagna, non possiamo più tacere. diritti che consideravamo acquisiti sono di fatto rimessi in discussione; ma le donne vogliono un'Europa laica e dei diritti
Ora gridiamo forte e chiaro: noi sappiamo decidere! Vogliamo rispetto per i diritti faticosamente acquisiti;vogliamo rispetto per la nostra libertà di scelta e di autodeterminazione. Vogliamo il rispetto della nostra salute sessuale e riproduttiva. E vogliamo una seria battaglia a ogni forma di corruzione: incluso l'orribile traffico mafioso degli aborti clandestini, che prolifera ovunque con scuse moraliste, si nega il diritto di scelta alle donne.

In queste stesse ore “El tren de la libertad” sta viaggiando verso la stazione di Atocha a Madrid per reclamare i propri diritti, davanti al dissennato attacco del governo Rajoy. Noi siamo idealmnete su quel treno, saremo con loro a Madrid, saremo con loro nel presidio di oggi a Reggio Calabria. 
Insieme siamo più forti! ve lo ricordiamo anche da qui, insieme alle prime promotrici del presidio calabrese: Comitato “Se non ora, quando?” Reggio Calabria, Associazione “Jineca-percorsi femminili”, Centro Studio Danza, Arcigay “I due mari” Reggio Calabria, Il BaK, Centro anti-violenza “Margherita”, Teresa Ribuffo, Fabrizia Biagi, Rosalba Marotta, Antonella Macheda, Roberta Schenal, Silvana Salvaggio, Antonella Quattrone, Eleonora Uccellini.

Ricordando quello che scrisse Stefania Noce: nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, né, tanto meno, di una religione. 

Nessun commento:

Posta un commento